M. Arensi, C’è neve al Caffè Letterario con Alessandra Rovelli, in Il Cittadino, 2017

…COME NEVE TRA I RAMI

L’eredità del naturalismo lombardo, riletta alla luce di una personale ricerca che ha la materia come fondamentale elemento linguistico, guida il percorso di Alessandra Rovelli. Un tracciato giovane, ma incanalato lungo linee che senza cedimenti verso facili sperimentazioni sembrano conoscere una meta e i mezzi per raggiungerla.

Trasposti sulle tele della Rovelli diventano il luogo di una rivisitazione che, nel tempo dei sempre più audaci sconfinamenti del fenomeno artistico, continua a considerare la natura come prima maestra.

Nella rivisitazione che ha incontrato la libertà espressiva di Kiefer e gli orizzonti remoti dei suoi paesaggi, ma anche la genialità materica del lombardo Ennio Morlotti, i luoghi dove si è consumata la storia dell’uomo non restano immagini di un vissuto artistico retrospettivo; l’autrice li proietta nel pensiero del suo tempo, li spoglia di presenze per cercarne l’anima, distesa in strutture compositive semplificate dove l’essenzialità delle linee e la monocromia, attestata intorno alle variazioni dei bruni, insegue il sentimento del paesaggio più che la sua descrizione.

Nella primarietà dei materiali corposi e dei loro colori innati, accesi di luce dalla vicinanza dei bianchi, l’artista trova la pace e il silenzio delle origini, ripensato nell’emozione dei campi innevati o nel calore delle stoppie autunnali ceduto da inserti di paglia e filamenti vegetali. Sono anche questi, insieme alla cenere e al carbone, gli interpreti del naturalismo materico di Alessandra Rovelli che lo propone con lo slancio di chi, nel mare aperto di un cammino in evoluzione, ha solidità di idee e di mezzi espressivi e ne trae coerenti motivi iconici, soprattutto quando con maggiore leggerezza deposita gli strati terrosi sulla tela.

Di più recente produzione dell’artista vede un passaggio dal naturalismo materico della sua prima fase creativa, un linguaggio di sostanziale monocromia che eleggeva a materiale pittorico le terre dei campi ed altri elementi organici, a favore di un’espressività coinvolgente il colore. Alleggerite della corposità dei materiali le nuove tele rivelano la ricerca della resa luministico-atmosferica e, nella generale fedeltà ai motivi del paesaggio lombardo cari all’autrice, si concedono…..

A delinearsi è una pittura in cerca di una linea evolutiva, capace di coerenza e chiarezza di intenti.

Marina Arensi
Gennaio 2017